Oggi, 2 maggio 2011, è stato ucciso Osama Bin Laden.
L'uomo più ricercato del mondo è stato liquidato in un blitz effettuato dai Navy Seals americani in Pakistan.
Perchè il Cartello se ne occupa? Perchè aggiungere una voce al coro sterminato degli opinionisti e degli esperti che si esprimono oggi e si esprimeranno nei prossimi giorni, settimane, mesi e anni?
Howl se ne occupa non per dire la sua sul fatto oggettivo: non gli interessa se sia davvero Osama, quello ritratto cadavere e mostrato dai TG; non gli interessa quali siano i risvolti socio-politico-economico-diplomatici derivanti dalla morte del terrorista per antonomasia; non gli importano nemmeno le circostanze nelle quali è stato ucciso, cioè se poteva essere catturato o se serviva di più da morto.
Howl scrive per fare una constatazione: ancora oggi la nostra evoluta società si trova a gioire per la morte di un uomo, sia pur esso la personificazione del male nell'inconscio collettivo occidentale. Ci si trova ad esser contenti di vedere la foto di un uomo ucciso. Si pensa solo a quanto sia stato malvagio e spietato. "Giustizia è fatta!", ha sentenziato il presidente americano Obama.
La guerra, qualsiasi guerra, è sempre guerra. La morte è sempre la morte, sia che colpiscano i 2974 americani che si trovavano nel World Trade Center, sia che colpiscano i Talebani Afghani, sia che colpisca un vecchio malato in un ospizio, sia che colpiscano i lebbrosi in India. Quanti civili sono morti in Afghanistan sotto il fuoco della coalizione occidentale per vendicare le vittime dell'11 Settembre? Più o meno di 2974? E loro perché non sono considerati vittime innocenti? Perché, anche se sottomessi ad un regime, erano considerati nemici? E ancora: perché la morte del capo terrorista ci colpisce maggiormente della morte di uno dei suoi kamikaze? Perché la foto della sua morte non ci disturba, anzi, forse ci dà un senso di liberazione?
Il Cartellaio si pone queste domande... Howl non è né contento né triste della notizia della morte di Osama Bin Laden. Era un terrorista? Si. Ha ucciso delle persone o ordinato che venissero uccise? Si. Meritava di essere punito? Si. Meritava la morte? Probabilmente si. Siamo "più al sicuro" dopo la sua morte? Probabilmente no. La sua morte valeva lo scatenarsi di due guerre e l'uccisione di decine di migliaia di persone? Certamente NO.
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Giustizialismo. Non credo che la morte di uomini possa essere vendicata con la morte di altri uomini. Il mio non è un pacifismo a tutti i costi ma il "rivangare" che non c'è vendetta in questi casi. Esultare non ha senso, mi spiace per quelli che si sentono soddisfatti della situazione. Anche perché, praticamente, adesso le cose logisticamente potrebbero mettersi anche peggio, o no?
RispondiEliminaBin Laden potrebbe pure essere ancora vivo....la prova dove sta? Che ci vuoe a fare un foto-montaggio con Photoshop??
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