- "Si, ma solo fino al '92..."
- "Ah capisco... Quindi è un mafioso?"
- "...No, ne è uscito..."
- "Cioè si è pentito?"
- "No! Semplicemente ha detto basta, non voglio più fare il mafioso..."
- "Stai scherzando?"
- "No no! credo sia l'unica persona che sia riuscita ad uscire dalla mafia senza farsi uccidere e senza alzare la
voce..."
- "Cioè, tu mi vuoi dire che la mafia ha collaborato per 20 anni con Dell'Utri, lo ha fatto progredire nella scala gerarchica italiana, lo favorisce fino al '92 e proprio mentre si appresta a fondare il partito più potente che la storia della Repubblica abbia mai avuto, ebbene mi vuoi dire che quando arriva a questa vetta, lo LASCIA ANDARE????"
- "Si... Perchè? A me non sembra così assurda come cosa..."
- "Vabbè, ma ora l'hanno condannato anche in secondo grado, si sarà dimesso dalla carica di senatore..."
- "No no! Anzi! Anche il Presidente del Consiglio, la stampa, i TG e molti politici gli hanno dimostrato solidarietà!
- "Scusami ma mi viene da vomitare..."
Questo immaginario e surreale dialogo è quello che frulla nella testa di Howl quando immagina di parlare con i vari esponenti di governo e i giornalisti che hanno cercato di minimizzare la condanna a 7 anni di reclusione per il Senatore del PdL Marcello Dell'Utri.
Infatti nel processo di appello Dell'Utri è stato riconosciuto COLPEVOLE di concorso esterno in associazione mafiosa; ciò significa che si è reso responsabile del reato di associazione a delinquere finalizzata a favorire un'associazione mafiosa, senza però entrare a far parte della stessa. Il vero problema qual è? Perché molti giornali italiani e politici si ostinano a dire che la magistratura ha perso la sua battaglia in tribunale? Perché sono state usate tutte le locuzioni possibili per evitare di dire la parola COLPEVOLE? Ancora, perché nessuno ha ancora chiesto le dimissioni del Senatore? Howl vi ricorda che il prossimo grado di giudizio a cui potrà ricorrere la difesa di Dell'Utri è la Cassazione, la quale non deciderà nel merito (colpevole o innocente) ma nella forma (errori procedurali ecc.).
Cerchiamo di dare una risposta ai tanti interrogativi che non dovrebbero essere posti, in quanto nel paese di Falcone e Borsellino bisognerebbe sbattere a pedate in cella un signore che è stato giudicato un ausiliare della mafia e non innalzarlo a martire della giustizia. Scuserete Howl se non approfondisce il discorso facendo nomi, date e fornendo la documentazione specifica, ma queste sono di dominio pubblico, possono essere reperite facilmente sul Web. Ricordate il motto di Howl: "l'importante è pensare!".
In molti hanno gridato alla "assoluzione" di Dell'Utri, dato che il PM aveva richiesto una pena più severa in conseguenza delle indagini svolte, le quali erano volte a dimostrare una "regia" mafiosa atta a intrecciare profondamente Cosa Nostra con le più alte cariche politche dell'allora vacillante Stato Italiano (siamo nel biennio che va dal 1992 al 1994). Tali accuse erano/sono supportate dalle dichiarazioni di almeno due pentiti, tra cui Gaspare Spatuzza, il quale però (insolitamente) non è stato ascoltato dai giudici perché ritenuto "inattendibile", anche se per ritenere inattendibili le dichiarazioni di qualcuno bisognerebbe ascoltarlo... I giudici hanno rigettato l'ipotesi accusatoria giudicando colpevole Dell'Utri per i soli fatti accaduti fino al '92. Ma, come si chiedeva uno dei due protagonisti del dialogo iniziale, come mai la mafia avrebbe rinunciato a un "cavallo vincente" proprio mentre varcava la linea del traguardo? Infatti se lo chiede lo stesso Senatore Dell'Utri, dichiarando dopo la pronuncia dei giudici:
"Sentenza pilatesca, incoerente. I giudici mi fanno passare per mafioso fino al ’92, ma cadono in contraddizione: se fosse vero, la mafia non mi avrebbe mollato proprio nel ’92, quando poteva sperare nei veri vantaggi del potere, della politica!".
E in effetti questa sua interpretazione non fa una grinza! Come fa qualcuno ritenuto, provato, collaboratore della mafia fino al '92 ad uscirne proprio quando diventa così importante? E' la domanda a cui i giudici dovranno dare una risposta con le motivazioni della sentenza.
Tuttavia, l'aver condannato un uomo a 7 anni anziché 12 non significa ASSOLVERLO. E' come se un imputato accusato di omicidio volontario fosse riconosciuto colpevole di omicidio preterintenzionale. La differenza di pena c'è, l'intenzione dell'omicida poteva essere diversa, ma la sostanza non cambia: quell'uomo ha ucciso una persona e la vittima è morta. Il senatore Dell'Utri è stato giudicato COLPEVOLE, non di tutti i reati a lui ascritti, ma sicuramente fu colluso con la mafia. La sostanza non cambia. I favori dalla mafia e alla mafia furono fatti. E qui entra in gioco la stampa e i telegiornali italiani.
Howl vi invita a vedere i link qui di seguito.
http://www.youtube.com/watch?v=ufZTK0QvT_o
http://www.youtube.com/watch?v=NpmvyheRgJ0
Nel servizio del TG1 addirittura si parla di ASSOLUZIONE. Il video riguardante Studio Aperto invece lo lascio ai vostri commenti (specie nella parte relativa all'affermazione che definisce "reato discutibile" l'associazione mafiosa).
La questione purtroppo non finisce qui. Infatti alla luce delle vicende sopra descritte, nessuna voce dell'opposizione politica italiana si è levata a chiedere con forza le dimissioni del Senatore Dell'Utri. Nessuna interrogazione parlamentare sul caso è stata richiesta. Possibile che tutto ciò accada in un paese democratico, occidentale? Qualcuno, anche nell'opposizione, dovrà rendere conto di queste gravi mancanze.
Howl si rende conto che il non riconoscere l'intero castello accusatorio presentato dai pubblici ministeri possa risultare un colpo alle indagini svolte, ma si rende anche conto della enorme differenza che esiste tra il ritenere colpevole qualcuno per parte delle accuse e il ritenerlo innocente. Howl invece non riesce a rendersi conto di come questa differenza possa sfuggire ai media italiani. Possibile che ci si ostini ad attaccare la magistratura, la quale, Howl ci tiene a sottolinearlo, sta solo svolgendo il suo lavoro? E' infatti lo stesso Dell'Utri a mettere in ballo la giustizia italiana affermando:
“Dovevano assolvermi anche per il ‘prima’ del 1992, ma non l’han fatto per dare un contentino alla Procura. Per evitare lo schiaffo… Il problema è la Procura. Caselli e Ingroia sono potentissimi, in grado di condizionare l’ambiente. Spero di non trovare in Cassazione un giudice di Palermo” .
Siamo arrivati al punto in cui se un giudice ritiene colpevole un indagato, non è colpa dell'imputato aver tenuto una condotta riprovevole, ma è colpa del giudice averla riscontrata, giudicata e sanzionata?
beh, magari non serve che si dimetta.. non dovrebbero pure confermare i provvedimenti del 2004, quando l'avevano interdetto dai pubblici uffici (e doveva pure risarcire la parte civile), almeno così diceva Repubblica:
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/politica/dellutri/dellugiudi/dellugiudi.html
e cmq, o 7 o 12 anni, ALMENO VA IN GALERA! ed ecco quello che gli auguro:
http://www.youtube.com/watch?v=4qjyIzrZGK0
ascurio will get the reference :D
...questa volta sei stato troppo di parte mio caro Howl...adesso per ripicca leggerò il blog di Emilio Fede! ahahahahha :)))
RispondiEliminaVi consiglio il Passaparola di questo lunedì che tratta proprio della questione Dell'Utri:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=Tk1jmeXpO30
Howl fa anche notare che l'onesto Dell'Utri pare sia invischiato anche nell'inchiesta sulla c.d. P3...
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