"Esci stasera?"
"Non posso, al momento non ho le scarpe!"
"Dove sono finite?"
"Le ho smarrite su Marte!"
Vi è mai capitato di non poter fare una cosa per un motivo che non potete spiegare in modo credibile? Sicuramente si, anche se a livelli più sobri. Ma lasciate perdere gli agenti Mulder e Scully. Gli alieni non c'entrano. Almeno credo. Ecco di cosa sta per parlarvi Howl: della sua esperienza di digital divided. Orbene, Howl confessa che vorrebbe essere lì con voi in questo momento, per vedere la faccia che farete leggendo la prossima frase.
La connessione di Howl funziona, solo se non piove. Avete capito bene. Vi immagino chiaramente, avete quell'espressione in bilico tra il serio ed il faceto. Ma non siete sull'orlo del precipizio, la scelta non comporta conflitti. Abbandonate pure quel broncio da stupore metafisico, e concedetevi una grossa risata. Sareste in tal caso sicuramente più compassionevoli e solidali nei confronti di Howl. Che vi scrive off-line, perché stamattina ha piovuto.
Per quelli fra voi che conservano ancora l'espressione di stupore, Howl cerca di spendere due parole, spero senza annoiare. Le cose stanno così. Howl vive in un posto da romanticismo tedesco, non solo per la bellezza dei paesaggi, ma per la lontananza tra una centralina telefonica e l'altra. E la linea è molto più vecchia di lui, per usare un eufemismo. Questo significa che il cavo è leggermente menomato, vittima della feroce erosione del nostro tempo. Ad Howl si erode il fegato, alla linea si erode il cavo, per intenderci. Quindi, succede che appena pioviccica, le gocce penetrano nei punti di giuntura del cavo, e la connessione non funziona. Tutto qui.
Nel corso dell'ultimo anno si sono succeduti i migliori e i peggiori tecnici di quella compagnia telefonica che potreste conoscere. Ha il logo rosso, e si contatta tramite il 187. Abbiate a scusarlo se Howl non fa il nome della compagnia, ma vuole mantenere il riserbo più assoluto, per non far sapere al mondo che la Telecom è un pugno nell'occhio di un cieco. Sono venuti i tecnici, si diceva, e hanno tutti deliberato per la sostituzione di 500 metri di cavo. Secondo voi come è andata a finire?
E' andata a finire che quel cavo non gliel'hanno mai cambiato. Howl vede nitidamente che ciò non vi stupisce. Howl è con voi.
Cambiare 500 metri di linea costa troppi soldini. E la casa di Howl è l'ultima del cordone. Per intenderci, non ci sono case, dopo quella di Howl, che usufruiscono del telefono. Significa che la compagnia di cui non intende fare il nome, non avrebbe convenienza economica nell'affrontare una spesa del genere, solo per una casa. Che poi non si tratterebbe nemmeno della Luna...
In ogni caso, senza il briciolo di un bit in saccoccia, Howl attende che si asciughi la linea per tornare a parlare con voi. Qualora aveste del tempo libero che non sapete come impiegare, Howl vi invita al suo domicilio, per una sessione di "asciugamento della linea". Gli asciugamani sono offerti dalla casa. Howl stava infatti pensando ad una promozione: "mi asciughi la linea e ti tieni l'asciugamano". Che ne dite? Tranquilli, non dite niente. So già come andrà a finire. L'iniziativa, ed è giusto così, avrà lo stesso successo di una linea corrosa in un giorno di pioggia.
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In un periodo di crisi e disoccupazione io potrei offrirmi come asciugatore di linee telefoniche. Secondo me ci potremmo pensare. Un mega fono (la parola non si legge attaccata) per riscaldare tutti i cavi. Pensa un po' ai Paesi dove ci sono i monsoni quanti soldi faremmo. :-D
RispondiEliminaHowl sottoscrive l'idea di Alex. Potremmo farci un pensierino.
RispondiEliminaHowl, comunque, via aggiorna riguardo le sue odissee telefoniche. Contatta la Telecom per un reclamo amministrativo, minacciando di rescindere il contratto e trovare un operatore che lavori nel wireless.
L'operatore (uno del reparto amministrativo, non del 187), dice che in campagna è difficile che lavorino operatori wireless, ma che se così fosse, comprenderebbe la di Howl rescissione.
Dopo questo, Howl spiega che, in ogni caso, la sua connessione non supera mai la velocità di 1,5 Mb, a dispetto dei 7 mega promessi. L'operatore spiega di esserne conscio e dice che col restauro della linea le cose potrebbero cambiare. Al che ha fornito un numero particolare da chiamare per richiedere il sopralluogo di una troupe, con eventuale conseguente sostituzione delle parti usurate, siano pali, sia il cavo.
Howl insiste, udite udite, dicendo che sarebbe giusto se la connessione si pagasse a mo' di proporzionale: "se tu mi dai 1,5 mega, io ti pago per 1,5 mega". Naturalmente l'operatore ha risposto che ciò è impossibile, e che l'utente in ogni caso ha due alternative: accettare QUEL contratto, o rescinderlo.
Ragionano con questa logica perché conviene loro. Sanno che non hanno concorrenti, e che Howl e i suoi amici non possono fare a meno della connessione. Howl inoltre vi ricorda che operatori alternativi quali Fastweb usano tutt'ora una linea in mano a Telecom... Su ciò il cartello si poserà per molto tempo in futuro. Parola del cartellaio, che per ora evita le parolacce.
Era meglio quando c'era la Sip. Ahahahahahah. E comunque con le vecchie care lettere e gli incontri faccia a faccia di Internet non ce ne sarebbe stato bisogno. Poi venne Facebook e ci distrusse. :-D
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