"Questo libro qui!"
"Com'è?"
"E' carta igienica!"
"Ah, pessimo!"
"No, è cool!"
Ogni qualvolta in Italia abbiamo rassegne letterarie e fiere del libro, ci sentiamo dire sempre le stesse cose. Che noi italiani leggiamo poco. E se uno straniero venisse da Howl a rinfacciarglielo? C'è poco da fare, Howl accetterebbe e incasserebbe il colpo. Sembra un pensiero banale, ma quando qualcuno - che sia un amico o un sapiente per contratto -, ci dice che leggiamo poco, ci dispiace. Per alcune persone è così, ed Howl confida sia lo stesso anche per voi. Il sentire che potremmo informarci o dilettarci di più tramite la lettura dovrebbe essere da stimolo. Ma per la maggior parte dei penisolani così non è.
Se è vero che leggiamo poco, cerchiamo almeno di quantificare quel poco. Non è difficile. L'ultimo responso ISTAT è stato chiaro: gli italiani leggono in media solo 3 libri all'anno. Praticamente per leggerne uno impiegano la bellezza di quattro mesi.
Il sospiro che avete emesso lascia intendere che il dato non vi piace. Howl non dissente. Proviamo a ragionare insieme sul perché di questo scarso risultato. I motivi che impediscono una sana fruizione della lettura possono perdersi tra le righe di quel che sarà detto, a meno che Howl non ragioni in modo sintetico.
La cosa più sconvolgente è che tutto potrebbe essere dovuto alla mancanza di curiosità. Secondo Howl, ma soprattutto secondo alcune eminenze della cultura, tutto nasce un po' dall'interesse che si ha verso qualcosa. Se quel qualcosa non interessa, lo si ignora. Non si hanno stimoli nel seguire le vicende del personaggio di quel romanzo, di cui non si apprezza la bontà dello scritto in sé, dunque, perché mai leggerlo?
Un altro motivo della poca lettura, che Howl interpreta più come una scusa, è la mancanza di tempo. Ho tante cose da fare, non posso mettermi a leggere. Di solito per le cose che amiamo uno spazio lo troviamo sempre, anche se è necessario sfidare le leggi della fisica.
Terzo fattore, di cui poco si parla, è la concorrenza che lo scritto cartaceo ha nell'era della televisione e di internet. Bisogna spartire la torta. Notizie e racconti brevi si trovano anche in rete - tra poco si diffonderanno gli e-book - e soprattutto l'italiano rimane pur sempre un animale del tubo catodico. Ai libri e ai giornali, insomma, si preferiscono internet e tv. Sociologia croce mia... Ciò meriterebbe un resoconto a parte, dacché in merito ci sono conclusioni sia positive sia negative.
Ma torniamo al motivo per cui poco sopra avete sospirato. Gli italiani, si diceva, non sono così attratti dall'oggetto libro. In Giappone, per suscitare la curiosità dei lettori, si sono inventati un nuovo formato che non si può non usare almeno una volta al giorno. Un nuovo tascabile? No, un nuovo avvolgibile: la carta igienica!
L'iniziativa è reale ed ha avuto anche successo. Parliamone concedendoci un sorriso. Lo scrittore di thriller Koji Suzuki ha pubblicato il suo nuovo libro su carta igienica. Per sperimentarla, all'inizio è stata messa nei bagni pubblici di Tokyo. Geniale, no? Fare leva sui bisogni "di prima necessità" dell'uomo ha sempre successo. Uno va in bagno e nel bel mezzo della catarsi viene colpito dalle formicolanti... parole, stampate e in bella mostra sul rotolo di carta. La curiosità "stimolata nella stimolazione" è sicuramente virtuosa, ma Howl vi prega di non immedesimarvi troppo...
Il cartellaio non è in grado di farvi sapere in quali punti vendita - o in quali scaffali - il libro igienico è stato collocato. Certo è che l'operazione di marketing è stata molto arguta. Quelli della casa editrice Hayashi Paper lo sapevano bene, e Drop, questo il titolo del libro pubblicato ormai un anno fa, ha avuto buoni risultati di vendita. L'autore, Suzuki, per dovere di cronaca howliana, è quello di Dark Water e Ring, da cui sono stati tratti dei film.
Potremmo anche noi andare in bagno, magari in un futuro non troppo lontano, e trovare l'ultimo best seller a portata di mano. La strategia potrebbe funzionare anche qui. A detta di Howl, però, ciò è applicabile solo ad una letteratura facilmente fruibile. Leggere su un formato del genere, per dire una banalità, è molto scomodo. Se volete fare le cose seriamente non potete prescindere dal buon vecchio olezzante volumino. Il libro igienico, con tutto ciò che ne comporta, più che altro è solo un oggetto, come dire, cool?
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"Che cosa leggi?""Quello che mi consiglierai."
Dipende sempre tutto da noi stessi, da quanto siamo disposti ad incuriosirci, dal modo col quale guardiamo - in questo caso leggiamo - il vecchio e il nuovo. Ad ogni modo Howl vi invita, guarda caso, alla lettura. Cercate quello che vi piace. Evitiamo che i libri vadano a fare in cool. Compriamoli, scambiamoli. Se proprio siamo avari lasciamo che ce li regalino, e vedrete che la cultura non andrà a rotoli.
Beh, non posso far altro che dar forza all'invito alla lettura di Howl. Vorrei soltanto aggiungere all'opinione del cartellante che leggere ha un effetto rilassante: è stato scientificamente dimostrato, infatti, che dedicarsi alla lettura anche solo 10 minuti al giorno, riduce lo stress del 30%!!!
RispondiEliminaPer cui, basta arrampicarsi sugli specchi: leggete sempre dovunque e comunque; il peggio che possa capitarvi è rilassarvi un pò.
Faccio i complimenti ad Howl per il modo di scrivere. Brillante e mai banale, ogni battuta fatta in modo corretto. Io proporrei alcuni titoli di autori italiani (ma non solo) da mettere sulla carta igienica. Scommettete che un possibile libro possa intitolarsi: "Scusa, ma se mi usi mi cancelli"? Comunque, leggere, come guardare un buon film, apre la mente. Anche se si tratta di qualcosa non eccezionale, la lettura di un libro ti aiuta a capire che quel prodotto artistico (che brutta combinazione, lo direbbe anche Benjamin)non ha grande valore. La lettura aiuta la mente ad aprirsi, ne abbiamo bisogno.
RispondiEliminaAvrei un po' di titoli da consigliare per la stampa su carta igienica... scherzi a parte, complimenti per il blog!
RispondiEliminaHowl ringrazia Alex e Pierangelo. La lista potrebbe essere lunga, effettivamente. Alcuni titoli in particolare stimolerebbero ancor più, come dire... quegli attimi in cui un uomo deve rimanere da solo...
RispondiEliminaRidurre lo stress del 30% al dì è un bel traguardo. Howl vi invita ad arrivarci.