Per quelli che, come Howl, vivono in zone sperdute dell'Italia, il digital divide (paroloni inglesi che marcano anche l'english divide per molti...) non è una questione teorica, è un dato di fatto.
Ai giorni nostri avere un accesso decente e stabile alla rete significa poter rendere il mondo più piccolo di quanto mai sia stato. Il problema è che in molte zone del nostro paese è più facile inviare un piccione viaggiatore che ricevere una mail! Tra la rete e i suoi utenti non c'è distanza, c'è una falla spaziotemporale...
Eppure, come molti di voi che seguono il blog di Beppe Grillo sapranno, la connessione a internet non è poi cosa così assurda e futuribile. La tecnologia wi-max consentirebbe un accesso gratuito (o quasi) a tutti coloro che abbiano a disposizione un ricevitore adeguato; e non si parla di 10/20 kb al secondo, si parla di decine di mega al secondo!
Ormai non è neppure più questione di avere accesso al web, è questione di cosa si può fare con questo accesso. Il dramma, tra pochi anni, diventerà la condivisione di informazioni. Quelle che ieri e oggi sono stati e sono "pacchetti" (foto, mp3, file di testo) domani diventeranno delle enormi casse piene di piombo. Se oggi una foto pesa 4 mega uno ci si mette con la santa pazienza e la manda in 4 o 5 minuti; domani, quando la risoluzione delle fotocamere digitali sarà aumentata, come faremo a mandare un'immagine da 50/100 mega?
I contenuti on demand pare siano il futuro... Io mi chiedo: come faremo a vedere in streaming un film in blu-ray quando anche un video su youtube va a scatti?
Le nostre infrastrutture non sono assolutamente in grado di affrontare il domani. A noi magari ancora non ci tocca la cosa, ma ai nostri figli?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Dopo ben 5 tentativi di connessione andati a male, non essendoci alcun piccione viaggiatore nei paraggi e non avendo ancora dimestichezza con i segnali di fumo, mi sono fatta forza e, messe da parte autostima e credibilità, ho incantato familiari e vicini con la mia inconfondibile "danza della ricerca del segnale". Vi scrivo dalla rimessa per scope e palette! Beh, poteva andarmi peggio!
RispondiEliminaCiao ragazzi!!! A scrivervi è una digital divided che più divided non si può!
Vista la mia deplorevole ignoranza in materia di tecnologie di connessione, WiFi, WiMAX, banda larga e quant'altro, sposterò l'attenzione su di un aspetto a me più congeniale, quello giuridico. Non fingerò di conoscere tutta la normativa in materia (il legislatore italiano, non volendosi smentire, ha abbondato anche qui in leggi, leggine, decreti, regolamenti), d'altra parte questo sforzo non è davvero necessario. Il dato reale,infatti, va subito a scontrarsi con norme di più limpida e lineare formulazione e di più alta collocazione: le norme costituzionali!!!!Il fatto che esista un problema di digital divide è sintomo della scarsa attenzione mostrata dagli operatori giuridici a principi e valori espressamente dichiarati dalla Costituente, primo fra tutti il basilare principio di eguaglianza! Non volendo annoiare con riflessioni e considerazioni mie personali, vi lascio con la semplice riproduzione di alcune delle disposizioni costituzionali che assumono rilievo in materia.
Art.3:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Art.9
"La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione".
Desolante a dir poco, vero?!?
Alla prossima e complimenti per l'iniziativa!!!
Cara la mia digital divided, Howl ti offre mestamente una spalla su cui piagere byte a catinelle...
RispondiEliminaDi questi foschi tempi (moderni ma a quanto pare neanche tanto) la Costituzione italiana è quanto mai lontana dal sentire comune; peggio è lontanissima dalla conoscenza dei parlamenntari italiani! Qualche mese fa c'è stato un servizio de Le Iene che chiedevano ai deputati qual era il primo articolo della nostra carta fondamentale. Molti "non ho tempo" qualche "ehm..." e un silenzio assordante sovrastato solo dall'ignoranza...
Figuriamoci se questi polli con età media 60 anni riescono a comprendere la portata degli articoli di una Costituzione che neanche conoscono.
Miei cari bloggari, condivido le preoccupazioni e l'indignazione di fronte all'evidente disuguaglianza che deriva dalla negata possibilità di accedere ad una connessione decente. Lo Stato dovrebbe farsi garante dell'uguaglianza dei suoi cittadini..haha, ma come dissero una volta, c'è sempre qualcuno che è più uguale degli altri - la nostra martoriata Repubblica offre il suo stesso presidente del Consiglio (lettera minuscola ad hoc) come migliore esempio di questo s-principio.
RispondiEliminaLa legge stabilisce il principio, ma poi il diritto deve essere di fatto riconosciuto. Come per le battaglie per i diritti civili degli afro-americani negli Stati Uniti, come per le lotte per i diritti alle donne, adesso dovremmo lottare (oddio come suono comunista ora mi censurano) per l'internet veloce! Denunciamo, proponiamo e attacchiamoci alle caviglie di chi ha il potere esecutivo; almeno a livello locale, forse qualcosa PUO' cambiare.
qualche tempo fa, io e alcuni miei amici del posto, abbiamo deciso di sensibilizzare la gente del paesello sul problema della "banda larga". ora, sorvolando sul fatto che alcuni miei compaesani si sono interessati alla cosa solo perchè credevano si trattasse dell'ennesiama banda di rumeni alle prese con furti di corredi nuziali e razzie di prosciutti, il quadro è desolante: o mancano del tutto le conoscenze e le competenze in materia per poter apprezzare i vantaggi legati ad una connessione veloce (e lo credo bene! l'età media si aggira sui 50 anni!!!) o, pur essendoci una vaga comprensione di quelle che sono le potenzialità di internet, si declassa immediamente il problema a "si pò campà pur senza l'internett", e si passa poi alla lamentela di altri problemi, "quelli veri" -per dirla con i miei compaesani-. Dal punto di vista dell'amministrazione comunale, il problema poi sono i costi e i soldi che non ci sono. Forse davvero non ci resta altro che attaccarci alle caviglie dei nostri assessori, con la minaccia magari di scatenargli contro la terribile e sanguinaria "banda larga"!!!
RispondiEliminadesidero fortissimamente affiliarmi a quelli della "banda larga"! come devo fare??? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
RispondiEliminaa scrivervi è uno stufo di pagare fior di quattrini alla telecom per l'abbonamento ADSL a 7.2 mega, quando poi questa velocità risulta di fatto irraggiungibile! abbonamenti differenziati nooooooooooo??? LADRI!!!
simpatizzo non poco con l'anonimo del "paesello": oggi come oggi è maledettamente difficile sensibilizzare la gente su problemi che non riguardino il posto fisso, il caro-vita e le tasse. d'altra parte come dar loro torto in un momento del genere??!!?? ecco perchè dal mio punto di vista è responsabilità ESCLUSIVA dello stato colmare il digital gap, e questo senza bisogno di proteste e raccolta-firme. lo so, è utopia.
RispondiEliminacaro il mio anonimo, aspetta e spera!!!
RispondiEliminacom'è stato osservato, i tempi sono difficili e l'esecutivo ha già il suo bel da fare tra provvedimenti "salva-tizio" e intrallazzi vari, per cui non resta che muovere dal basso nella speranza che questo possa servire a sensibilizzare quelli dei piani alti sul problema del digital gap. l'atteggiamento passivo-rassegnato non porta da nessuna parte!
non c'è assolutamente nulla di adorabile o commovente nel fatto che le persone accettano con una semplice alzata di spalle o uno sguardo rassegnato al cielo, le ingiustizie -più o meno mascherate- che governo-dopo-governo vengono perpetrate ai danni di noi cittadini!
Ottima osservazione dell'ultimo "anonimo"! Alzare le spalle e tirare avanti (la cosiddetta indifferenza) non è mai servita a nulla nella storia dell'umanità!
RispondiEliminaSe Howl avesse un corpo fisico e volessse usarlo per sacrificarlo a favore di una causa sarebbe senz'altro quella della lotta all'indifferenza...
E Howl non parla solo dei casi eclatanti tipo barboni dati alle fiamme e gente che si volta dall'altro lato. Si parla anche di queste piccole cose.
Combattete per i vostri diritti e per quelli di chi verrà dopo di voi!